Oh, finalmente. Tornare a respirare non mi sembra vero. C'è anche il sole, figurarsi.
Se non ci fossero i vicini tutto intorno stamattina mi sarei distesa in veranda come un cadavere. Al mare non ci sarei andata, no e no, perchè queste rotondità esuberanti mi accoltellano il tono dell'umore.
E allora, mestamente castigata nel mio spolverino nero, sono andata a cambiare delle magliette di mio figlio, e a fare la spesa.
Al super ho vissuto momenti difficili. Come sempre. Perchè parto con l'idea di acquistare due e finisco per mettere nel carrello dieci.
Il fatto è che non avevo preso il carrello, ma un cestino a mano, e trascinare pesi con la forza di un corpo sostenuto da una gamba e mezza non è cosa semplice.
Arrivata al nastro di arrivo, quello della cassa, mi affretto a sistemare la spesa nei sacchetti, e devo farlo mentre il cassiere (quello un po' tonto) mi porge il pos per il pin (quanto mi piacciono queste parole strane).
E intanto, dietro di me, la fila umana si allunga a dismisura. Digito, ripongo la carta nel portafogli, scaravento alla rinfusa nelle buste e intanto la borsa mi scivola giù dalla spalla sinistra, lungo il braccio.
Rimetto su i manici, i manici tornano a scivolare sul tessuto liscio dello spolverino.
Se avessi chiodi e martello me ne pianterei uno bello grosso nell'articolazione scapolo-omerale.
Alla fine ce l'ho fatta. Con sangue, sudore e lacrime, ma ce l'ho fatta.
Arrancando verso l'auto, parcheggiata sotto il sole, penso che un uomo, forse, mi tornerebbe utile.
A volte.
Se non ci fossero i vicini tutto intorno stamattina mi sarei distesa in veranda come un cadavere. Al mare non ci sarei andata, no e no, perchè queste rotondità esuberanti mi accoltellano il tono dell'umore.
E allora, mestamente castigata nel mio spolverino nero, sono andata a cambiare delle magliette di mio figlio, e a fare la spesa.
Al super ho vissuto momenti difficili. Come sempre. Perchè parto con l'idea di acquistare due e finisco per mettere nel carrello dieci.
Il fatto è che non avevo preso il carrello, ma un cestino a mano, e trascinare pesi con la forza di un corpo sostenuto da una gamba e mezza non è cosa semplice.
Arrivata al nastro di arrivo, quello della cassa, mi affretto a sistemare la spesa nei sacchetti, e devo farlo mentre il cassiere (quello un po' tonto) mi porge il pos per il pin (quanto mi piacciono queste parole strane).
E intanto, dietro di me, la fila umana si allunga a dismisura. Digito, ripongo la carta nel portafogli, scaravento alla rinfusa nelle buste e intanto la borsa mi scivola giù dalla spalla sinistra, lungo il braccio.
Rimetto su i manici, i manici tornano a scivolare sul tessuto liscio dello spolverino.
Se avessi chiodi e martello me ne pianterei uno bello grosso nell'articolazione scapolo-omerale.
Alla fine ce l'ho fatta. Con sangue, sudore e lacrime, ma ce l'ho fatta.
Arrancando verso l'auto, parcheggiata sotto il sole, penso che un uomo, forse, mi tornerebbe utile.
A volte.
24 commenti:
Ce la caviamo egregiamente anche senza, giusto? Ti suona strano sapere che anche io vedevo "Che fine ha fatto Carmen Sandiego?" :-)
ciao Carmen! condivido con te le sudate da supermercato ... comincio a sudare dal giorno prima ... ma quando vedo nel frigo solo il tubetto delle acciughe... sigh! mi tocca!!!!
buon 1° maggio a te! e un abbraccio ale
Pensa che fare la spesa è consederato un lavoro da "donne"!!!!!
ahhhhh...ma allora c'è un blog!
ieri c'era solo il profilo!
bene :)
io quando vado alla spesa compro una marea di porcherie...
e spendo un patrimonio...ho le tasche bucate :(
ciaooooo!
Io vado al supermercato solo se mi danno soldi i miei, altrimenti significherebbe dilapidare il mio patrimonio mensile, e non si fa!
Un bacio enorme, carmen.
Ce la stracaviamo, Alia.
Sai che non mi suona strano per niente?
;)))
Infatti mi "riduco" ad andarci quando il frigo ha l'eco, ale.
Buon primo a te.
Dici, Suy?
Quando ci andava il mio ex comprava un sacco di cose che io, puntualmente, gli contestavo.
Come dicevamo prima con Alia, gli uomini sanno portare bene le buste. :)
Eh, Matteuzzo, dopo il profilo il blog. Magari si cambia un po' aria. ;)
Ennò, Violetta, la spesa la fanno i genitori. Voi dovete tenervi care le paghette.
:)
se avessi letto prima matteuzzo...
:)
mi piace questo approccio :)
Ma il prosecco non deve mancare mai, nipote.
;)
;-)))
ciao Carmen...
comunque io mi incavolo sempre con la moglie che non prende mai il carrello... "tanto prendo solo una cosa"... e invece!!! e pensare che il carrello è utilissimo per farsi spazio nelle corsie, poggiarci il giaccone che si muore sempre dal caldo nei sup,... ah, e metterci la spesa anche!
no zietta!
ci ha unito il prosecco. e ci sarà sempre :)
Ciao, carmen ;-)
Ironica e divertente. Un blog nuovo e fresco.
A presto
Daniele
Carmen, con sangue, sudore e lacrime ce la facciamo sempre anche senza un uomo, mi sa. Buon primo maggio.
Io invece, che la spesa vado a farmela da solo certe volte (dato che il resto della mia gente è a lavoro o ad istruirsi), vedo sempre più donne sfiancarsi con cestini o carrelli mentre i relativi mariti o compagni (se non aspettano in macchina...), o si lasciano distrarre dalla carne non in scatola, diciamo così, o vagano con aria smarrita (riservandosi a posteriori di criticare le scelte altrui......).
Bottega aperta? Bene, anzi benissimo. Sono contento come un ragazzino con la moto nuova. Ciao Carmen.
Ora ti riconosco. Scusa se c'ho messo qualche minuto più degli altri ma dovevo fare mente locale. Pensa che t'ho appena lasciato un saluto dall'altra parte... s'è per portare i pacchi, di uomini è meglio averne due :-)..
ciao,sono max....vedo un blog nuovo nuovo e parte pure bene con un po di ironia,mi piace :-)).
A presto
"Se avessi chiodi e martello me ne pianterei uno bello grosso nell'articolazione scapolo-omerale."
Dici che funziona?? :-O
Buona giornata! :-)
Un uomo che ti aspettasse in macchina con la "Gazzetta dello Sport" sul volante e vedendti arrivare dicesse, senza alzare gli occhi dal giornale: uei ma ce ne hai messo di tempo, baby! :D
Gan, è tipico di molte di noi partire da due ed arrivare a dieci. Capisco la mogli, ma non capisco me. conoscendomi dovrei SEMPRE prendere il carrello. :)
Prosit, Matteuzzo bello. ;)
Ciao Ugolino: che bello averti qui. :)))
Grazie mille, Daniele: c'è uno strano (e nemmeno tanto) bisogno di leggerezza.
A presto. :)
Sempre, Giulia: a volte i derivati delle costole sono meglio del prodotto originario. :p
Quel tipo di fauna maschile la noto anch'io, Massimo. Purtroppo. Quando avevo un uomo, long time ago, si era soliti girare per reparti diversi per poi darsi appuntamento alla cassa numero tot. Succedeva, però, che il non portatore di carrello, molto spesso, finisse per arrivare alla cassa convenuta bestemmiando come un turco. :)
Botteghe aperte, Enzo: diversificate, però. Con la valigia sempre a portata di mano.
Un abbraccio sincero.
Mi rendo conto di fare la figura della schizofrenica, Luciano, ma essere doppia mi piace molto. Anzi, vorrei essere "una, nessuna, centomila". ;)
Speriamo che la voglia di ironia rimanga intatta, Max. Carmen ce la metterà tutta.:)
Andrea, a volte giuro che lo farei. E' che voi maschietti non avete il problema della borsa che vi scivola lungo il braccio. :)
Cely, non potrei MAI stare con un uomo che rimanesse in auto, inerte mentre io sfacchino, e per giunta leggendo la gazzetta dello sport.
Orrore. ;)
Quando vado io a fare la spesa acquisto solo quello che mi serve, nient'altro. Giusto due cosucce, e a volte ne dimentico pure una...
Ciao Carmen, grazie della visita. Il nome Carmen Sandiego mi diceva qualcosa in effetti, poi leggendo qui mi son ricordato che lo vedevo pure io la domenica mattina...
Vedo anche se sei ai primi post, quindi ti dò il mio benvenuto nella blogsfera. Ci si legge! Ciao Scorpio79
Cara...meglio far tutto da sole...sì, molto molto meglio.
un grandissimo sorriso, anche abbraccioso
Ciao, benvenuta, anche io son diventato blog ma.... se sei curiosa hihihi
Beh, Rubens, se dovessi comprare solo per me il carrello traboccherebbe solo di...schifezzuole. :)
Grazie. Ci si becca presto.
Alla fine me ne sono convinta, Blue.
Un sorriso abbraccioso anche a te. ;)
Mica è brutto diventare blog, Knoss. Anzi.
:)))
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